La musa di poeti, scrittori e fotografi
Non ci sono scuse: fin dall’antichità la Luna ha sempre affascinato ed ispirato scrittori, poeti, artisti e… fotografi. Tuttavia arrivare sulla Luna ha sempre richiesto un minimo di preparazione allo scatto.
Spesso quando vediamo con i nostri occhi una bella luna piena, corriamo a prendere la nostra fotocamera, inquadriamo la scena e scattiamo la foto dei nostri sogni… per poi ritrovarci con una foto dove quella luna magnifica è diventata un pallino piccolo, totalmente bianco e talvolta sfocato.
Prima di portare la Vostra fotocamera dai tecnici dell’assistenza, provate a leggere il seguito di questo articolo.
Le dimensioni contano…
Innanzi tutto, le dimensioni. Per avere una Luna grande dobbiamo utilizzare delle focali lunghe (almeno 400mm… ma è costosissimo!). Con una DSLR con sensore APS (parafrasi: “Con una macchina fotografica digitale avente un sensore ridotto”; ndr.: la maggior parte delle fotocamere non professionali) c’è una buona notizia: vi basta avere una focale da 200mm per ottenere una focale equivalente di circa 300mm o poco più. Questo a causa del fattore di ingrandimento introdotto dal sensore. Se ci aggiungiamo un moltiplicatore di focale fra il corpo macchina e l’obiettivo, otterremo una focale ancor maggiore (Es.: Obiettivo da 200mm + moltiplicatore da 2x + DSLR con sensore APS = 600 mm di focale equivalente).
Esporre per la luna
Ora, pensiamo ad esporre correttamente. La Luna, soprattutto se è piena, è ben illuminata dal sole. Per questo non serve alzare il valore della sensibilità oltre ai 400 ISO, così da contenere anche il rumore digitale. Lavoriamo a priorità diaframmi ed utilizziamo la modalità di esposizione a prevalenza centrale. Scegliamo un diaframma (f/5.6-f/8) che ci regali un tempo di scatto di almeno 1/125 sec. Dato che la luna è un astro luminoso, può essere opportuno introdurre una compensazione dell’esposizione di [+1/3; +1]EV, così da ridarle brillantezza. Infine, con la fotocamera sul treppiede, scattiamo la nostra foto solo alla Luna.
“Paesaggi lunari”: come ottenere fotografie di paesaggio con la Luna nel cielo
Ottenuta la nostra immagine, possiamo utilizzarla in un qualsiasi programma di fotoritocco per sovrapporla ad un paesaggio, ad una città o ad un cielo stellato. I puristi della Fotografia grideranno allo scandalo, ma andrebbe ricordato loro come si lavorava a pellicola. Con la pellicola gli accorgimenti in fase di ripresa sono gli stessi che si adottano nel mondo digitale, solo che una volta si scattava un intero rullino tenendo la luna in una posizione ben precisa del fotogramma e poi si ricaricava quel rullino per effettuare una doppia esposizione con uno scenario scelto ad hoc. In pratica la pellicola veniva impressionata solo dove c’era la luna, mentre il resto del fotogramma rimaneva al buio, pronto a ricevere una seconda esposizione (che in realtà lo impressionava per la prima volta). Quindi il digitale ha solo reso più semplice il posizionamento della luna, nulla di più.
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